Verniciatura in cataforesi: cos’è e come funziona
Tutto quello che c’è da sapere sulla verniciatura in cataforesi
La verniciatura in cataforesi è un trattamento superficiale largamente utilizzato nel campo della carpenteria industriale, un settore dove la qualità della finitura e la resistenza dei materiali sono aspetti cruciali. Questa tipologia di trattamento, basata su un processo elettrochimico, permette di applicare uno strato di vernice uniforme e aderente su diverse superfici metalliche, garantendo una protezione ottimale contro la corrosione, l’usura e gli agenti atmosferici.
La sua efficacia risiede nella capacità di rivestire in modo uniforme anche le parti più piccole o complesse di pezzi e strutture metalliche, assicurando così una protezione integrale. Questo aspetto è particolarmente importante nella carpenteria industriale, dove ogni componente o struttura deve mantenere integrità e funzionalità nel tempo, anche in condizioni ambientali avverse.
Vediamo più nello specifico che cos’è la cataforesi, come funziona e quali vantaggi può apportare nei diversi settori industriali.
Cos’è la cataforesi?
La cataforesi è un processo di finitura superficiale ampiamente utilizzato in diversi settori industriali per la sua capacità di offrire rivestimenti di alta qualità. Al cuore di questo metodo vi è un processo elettrochimico che impiega la corrente elettrica per depositare la vernice su un pezzo o una superficie, solitamente metallici. Questa tipologia di finitura assicura una copertura completa, anche nelle aree più difficili da raggiungere, garantendo una protezione eccellente contro la corrosione, l’usura e gli agenti atmosferici.
La verniciatura cataforesi è particolarmente utilizzata in settori dove la durabilità e la qualità delle finiture sono fondamentali. Ad esempio, trova ampio impiego nell’industria automobilistica, dove viene utilizzata per rivestire componenti come telai, cerchioni e parti di carrozzeria, garantendo una protezione duratura contro gli elementi esterni e migliorando l’aspetto estetico dei veicoli, ma anche per la realizzazione di carpenteria metallica industriale, dove la necessità di proteggere le componenti da corrosione e deterioramento è particolarmente importante, o per il trattamento di strutture metalliche esposte a condizioni ambientali estreme.
Come funziona la cataforesi?
Il trattamento di cataforesi si basa sul processo di elettroforesi. Nella pratica, il pezzo da verniciare viene immerso in una vasca contenente due elettrodi, tra i quali viene applicata una differenza di potenziale. La soluzione presente nella vasca è composta da particelle di vernice sospese in un mezzo acquoso, che si mettono in movimento grazie al campo elettrico che si viene a generare, dirigendosi verso uno dei due elettrodi.
In base alla polarità, il pezzo può agire come anodo o catodo. Se il pezzo funge da catodo, il processo è detto di cataforesi, mentre se funge da anodo, è detto anaforesi. Le particelle di vernice, attratte dall’elettrodo opposto, migrano verso il pezzo, aderendo e depositandosi sulla sua superficie.
Le diverse fasi della verniciatura in cataforesi
Il processo di verniciatura in cataforesi si articola in diverse fasi ben definite, ognuna essenziale per garantire l’efficacia e la qualità del rivestimento finale. Prima di tutto, il pezzo da verniciare deve essere accuratamente preparato, pulito e sgrassato per rimuovere qualsiasi traccia di olio, grasso, polvere o altri contaminanti. Questa fase è cruciale perché un pezzo pulito assicura una migliore adesione della vernice e un rivestimento di qualità superiore. Dopo aver preparato il pezzo da trattare si può passare alle successive fasi di:
- immersione nel bagno di vernice: il pezzo da trattare viene immerso in un bagno contenente una soluzione composta da particelle di vernice finemente sospese in un mezzo acquoso;
- applicazione della corrente elettrica: una volta immerso il pezzo nel bagno di vernice, viene applicata la corrente elettrica. Le particelle di vernice, caricate elettricamente, sono attratte verso il pezzo, creando un legame elettrostatico;
deposizione della vernice: la corrente elettrica fa sì che le particelle di vernice migrino e si depositino uniformemente sulla superficie da trattare. Questo passaggio assicura che anche le zone più difficili da raggiungere siano coperte in maniera omogenea; - risciacquo: dopo l’applicazione della vernice, il pezzo viene risciacquato per rimuovere l’eccesso di vernice e qualsiasi residuo della soluzione;
- cottura: l’ultima fase è la cottura in forno per permettere la polimerizzazione e reticolazione del film. Il materiale verniciato viene portato alla temperatura 180° per almeno 20 minuti. Questo processo indurisce e polimerizza la vernice, consolidando il rivestimento e conferendogli resistenza e durabilità.
I vantaggi della verniciatura in cataforesi
La verniciatura in cataforesi offre una serie di vantaggi significativi, che la rendono la scelta ideale per il trattamento di componenti e superfici metalliche in numerosi settori industriali. Uno dei principali vantaggi di questa tipologia di finitura è la capacità di assicurare una copertura estremamente uniforme su tutta la superficie del pezzo, inclusi gli angoli e le cavità difficilmente raggiungibili. Questo è particolarmente utile per pezzi complessi o con forme irregolari. La verniciatura in cataforesi assicura anche:
- elevata protezione dalla corrosione: la cataforesi crea uno strato di vernice che offre un’eccezionale resistenza alla corrosione, proteggendo efficacemente il pezzo dagli agenti atmosferici o in condizioni di esposizione a sostanze chimiche e umidità;
- adesione ottimale: il processo garantisce un’eccellente adesione della vernice al substrato, riducendo il rischio di sfaldamento o delaminazione del rivestimento nel tempo;
- riduzione degli sprechi di vernice: grazie al controllo preciso del processo, la quantità di vernice utilizzata viene ottimizzata, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza del materiale;
- sostenibilità ambientale: la verniciatura in cataforesi utilizza vernici a base acquosa, che comportano un minor impatto ambientale rispetto alle vernici a base di solventi. Inoltre, il processo emette una quantità inferiore di composti organici volatili (COV), rendendolo più ecologico;
- qualità e durata del rivestimento: il rivestimento ottenuto con la cataforesi è noto per la sua qualità elevata e la sua durata nel tempo, resistendo efficacemente all’usura e al deterioramento;
- versatilità: la tecnica può essere applicata su una vasta gamma di substrati metallici, rendendola versatile per diversi settori industriali, da quello automobilistico alla carpenteria metallica leggera e pesante, fino alla produzione di macchinari;
- rispetto delle normative ambientali e di sicurezza: il processo di cataforesi si allinea facilmente con le normative ambientali sempre più stringenti, offrendo una soluzione che rispetta gli standard di sicurezza e salute, sia per gli operatori che per l’ambiente.
Meglio cataforesi o zincatura a caldo?
La scelta tra cataforesi e zincatura a caldo per il trattamento delle superfici metalliche dipende da vari fattori, inclusi l’ambiente di utilizzo, le esigenze di resistenza, l’estetica e i costi. Come abbiamo visto, la cataforesi è particolarmente indicata per pezzi con forme o geometrie complesse, assicurando un’alta resistenza alla corrosione e la copertura uniforme anche delle aree più difficili da raggiungere.
Anche la zincatura a caldo, che implica l’immersione del metallo in un bagno di zinco fuso, fornisce un rivestimento robusto e molto resistente, creando una barriera fisica contro la corrosione. Questa tecnica è particolarmente efficace per strutture esposte a condizioni ambientali difficili, come quelle esterne o in ambienti industriali pesanti. La zincatura a caldo è meno precisa rispetto alla cataforesi e può avere una resa estetica inferiore, ma è nota per la sua lunga durata e per l’elevata resistenza alla corrosione, specialmente in ambienti salini o umidi.
Entrambi i trattamenti hanno i loro punti di forza e la scelta dell’utilizzo di uno o dell’altro deve essere fatta in base alle specifiche caratteristiche dei pezzi da trattare, dalle esigenze del progetto e dal contesto di utilizzo.
In generale, se l’obiettivo è ottenere un rivestimento preciso e uniforme, con buona resistenza alla corrosione e adatto a componenti o strutture dalle forme complesse, la cataforesi è la scelta migliore. Se invece si necessita di un trattamento che assicuri la massima resistenza alla corrosione per materiali esposti ad agenti esterni o condizioni ambientali particolarmente difficili, la zincatura a caldo risulta più indicata.
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